Tab Article
"Il grido del cuore" raccoglie alcuni materiali sparsi qua e là nel web, a comporre quattro schede filmografiche commentate ed un testo per la lettura sintetica dei film presentati, tra i capolavori della storia del cinema mondiale (Dreyer, Delannoy, Olmi). La raccolta riassume un itinerario di pensiero e di esperienza intorno al concetto biblico di "cuore", che sta ad indicare l'esperienza elementare alla radice della coscienza umana e l'essenza stessa della razionalità, laddove l'"Io" emerge con le sue domande sul significato della vita, della morte, della realtà e di tutto ciò che accade. Infatti, l'impatto con la realtà della nostra struttura ontologica mette immediatamente in moto interrogativi ultimi sul significato esauriente dell'esistenza: il contenuto del senso morale e religioso coincide con domande antropologiche "ultime" e con l'apertura alla possibile risposta ad esse. Don Fabio guida il benevolo lettore alla visione dei quattro film, alla scoperta di quel senso originale di dipendenza che è l'evidenza più grande e suggestiva per l'uomo di tutti i tempi e che esalta la ragione come "capacità di prendere coscienza della realtà secondo la totalità dei suoi fattori" (Giussani). Nell'ultimo film - "L'albero degli zoccoli" - diventa evidente come l'uomo, la cui natura è esigenza di verità e di compimento, cioè di felicità, impegnato con la propria umanità, intuisce la risposta implicata nel suo stesso dinamismo originale. Si introduce a questo punto, il passo decisivo: la "categoria della possibilità", che cioè il Mistero ignoto prenda l'iniziativa e si faccia conoscere incontrando l'uomo, l'ipotesi della Rivelazione e la Chiesa come sua continuità "sacramentale", cioè "quasi fisiologica", lungo i secoli. Il Cristianesimo ha a che fare proprio con il "grido del cuore", perché si pone come risposta imprevedibile al desiderio di vivere, scoprendo e amando il Destino ultimo nella persona di un misterioso Maestro di Galilea che i suoi amici dicono sia oggi vivo, perché... risorto dai morti.